"È come se sotto la velina del mio primo Papier Froissé ci fosse un altro me stesso che, da allora, da lì,
vede il mondo, riflette, si commuove o ride per come vivo l’arte e ogni altra movenza biografica. Con lui il
dialogo - prima c’erano i miei monologhi - s’è materializzato in una notte, trapuntata dai soffi dei barbagianni,
trent’anni dopo il primo stropicciamento di carta per uso papassiano; e ne ho tratto conforto e una sorta di
meditata follia su quanto conduce a una vita d’artista spesa, come la mia in provincia, vicino a specchi
d’acqua, prima quello di Torre del Lago Puccini e poi quello di Bracciano. Ecco, se vuoi scrivere su di me e
la mia biografia, tieni conto di questo duo che ha modulato parole notturne onorando, a suo modo,
una data sorgiva". Leggi l'interessante "Dialogo" biografico tra Papasso e Velinato, sempre a cura di Di Scalzo e pubblicato nel libro "il tutto e il niente", ed. Cangemi, clicca e buona lettura...(in formato PDF) |
(*)Claudio Di Scalzo, Vecchiano (PI) 1952, professore di lettere, critico d’arte, scrittore, artista: "Vecchiano, un paese. Lettere a Antonio Tabucchi". Feltrinelli, Milano, 1997; "Tutto l’amore che c’è". Antologia Einaudi di poesia, 2003; direttore di "Tellus", collabora con "Gazetin", "l’Immaginazione", "Quaderni Valtellinesi". Mostre: personali di arte concettuale "La scomparsa del quadro" Migliarino Pisano, 1976; "Il quadro e le sue identità" Galleria Nadar, Pisa, 1978; Poesia visiva, Mail art. |